
A ben cinque anni dal precedente “Time Stands Steel”, è finalmente tempo per i mitici Crying Steel di aggiungere un nuovo tassello alla loro discografia attraverso “Stay Steel”, album numero quattro per la band ed il terzo da quando sono tornati in piena attività. Ansiosamente atteso dal sottoscritto, “Stay Steel” è stato pubblicato a metà giugno dall’etichetta tedesca Pride & Joy Music e, oltre all’esordio su disco del chitarrista JJ Frati (ormai da diversi anni nei ranghi della band), si avvale dell’operato – anche se solo in studio – di un fuoriclasse del microfono come Tony Mills (TNT, Shy, Siam)!
Confesso che alla vista della copertina ho sgranato gli occhi, in primis per la bella signorina che ne è protagonista, in seconda battuta perchè mi ha fatto pensare quasi istantaneamente al mitologico “On The Prowl”: eh sì, perchè se l’album di ritorno “The Steel Is Back!” rappresenta un vero e proprio blocco d’acciaio ed il successivo “Time Stands Steel” mostra venature atmosferiche ed elementi differenti, con il nuovo “Stay Steel” siamo al cospetto di quello che è il disco più variegato realizzato dai Crying Steel del nuovo millennio e per varietà di contenuti è sicuramente il più vicino al loro splendido debut album
Il nuovo arrivato in casa Crying Steel è un disco tanto energico e dinamico quanto ricco di ottime melodie, composto da dodici brani freschi e coinvolgenti, dove il rovente heavy metal tipico della band felsinea costituisce una solida base – più o meno evidente a seconda dei pezzi – che viene ampliata attraverso ramificazioni hard rock e, in misura minore, rimandi ad un certo heavy metal a stelle e strisce.
Articolo di Luca Avalon
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